Claudio Descalzi

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Claudio Descalzi
Claudio Descalzi
Luogo di nascitaMilano
Anno di nascita1955
AttivitàCEO
NazionalitàItaliana
SettoreEnergia

Nato a Milano il 27 febbraio 1955, Claudio Descalzi è un dirigente d'azienda italiano. Dal 9 maggio 2014 ricopre il ruolo di Amministratore Delegato di Eni[1].

Biografia del top manager

Studi e vita privata

Classe 1955, origini milanesi, Claudio Descalzi si laurea in Fisica nel 1979 presso l'Università degli Studi di Milano. È sposato con Marie Madeleine Ingoba, detta Mado, ed ha quattro figli.

Carriera di Claudio Descalzi in Eni

Nel 1981 Claudio Descalzi entra a far parte del gruppo Eni nel ruolo di ingegnere di giacimento, per poi assumere l’incarico di project manager per lo sviluppo delle attività in aree quali Mare del Nord, Libia, Congo e Nigeria[2]. Nel 1990 è chiamato a ricoprire l’incarico di responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia, ruolo che conduce allo sviluppo di un nuovo modello operativo per la produzione di barili giornalieri. La produzione viene così incrementata a 250.000 unità.

Gli incarichi all'estero con Eni

A partire dal 1994 ricopre la posizione di managing director della consociata Eni in Congo, dando impulso nel 1997 alla produzione presso il campo offshore di Kitina[3].

Nel 1998 assume la carica di vice chairman & managing director di Naoc, una consociata di Eni in Nigeria. Durante questo periodo è avviata l'esportazione di gas prodotto presso l'impianto di liquefazione di NLNG, contemporaneamente allo sviluppo di vari progetti in acque profonde nell'offshore locale[4].

Claudio Descalzi prosegue la propria carriera nel ruolo di direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina. Durante questo periodo, guida e sovrintende con successo l'avvio del Progetto Western Libyan Gas[5], mirato ad accrescere la produzione da 85.000 a 280.000 barili al giorno per la controllata libica. Dal 2002 al 2005 viene designato direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente, svolgendo contemporaneamente il ruolo di consigliere di amministrazione in diverse consociate Eni della regione.

Nel 2006 assume la carica di vice direttore generale di Eni nella divisione Exploration & Production, per poi diventare, dopo due anni, Direttore operativo della divisione di Eni Exploration & Production, contribuendo in modo significativo al piano strategico per le attività upstream sia in Italia sia all'estero. Inoltre, avvia progetti di rilievo come il Goliat in Norvegia nel 2009, il West Hub in Angola nel 2011 e una campagna di esplorazione in Mozambico nel 2013[6].

Claudio Descalzi amministratore delegato di Eni

Il 14 aprile 2014 il Governo Renzi nomina Claudio Descalzi al ruolo di amministratore delegato di Eni. Tale mandato si estende dal 2014 al 2017, periodo in cui Eni riporta profitti netti di 3,43 miliardi di euro nel 2016-2017, segnando un ritorno agli utili. Nel 2016 l’AD lancia il Progetto Italia dedicato alla produzione energetica a zero emissioni[7]. Nel 2018 viene avviato l'impianto fotovoltaico di Assemini con una capacità di 26 MW. Nell'ambito dello stesso progetto, inaugura nel 2020 l'impianto fotovoltaico di Porto Torres con una capacità di 31 MW[8].

Il Governo Gentiloni, in data 18 marzo 2017, conferma Claudio Descalzi nel ruolo di amministratore delegato di Eni per un secondo mandato, affiancato dalla presidente Emma Marcegaglia. A maggio dello stesso anno, Claudio Descalzi annuncia 21 miliardi di euro di investimenti in Italia per i successivi quattro anni. L’obiettivo è realizzare una profonda trasformazione che coinvolga tutti i settori aziendali di Eni. A partire da maggio 2018, con Claudio Descalzi alla guida, Eni partecipa al progetto di fusione a confinamento magnetico di MIT e CFS[9]. L'anno seguente, nel mese di settembre, Eni avvia un impianto innovativo nella bioraffineria di Gela per la produzione di biocarburanti. Nel mese di novembre avvia anche la prima centrale solare di Eni in Pakistan[10].

Il Governo Conte II conferma Claudio Descalzi alla guida di Eni in data 20 aprile 2020: si tratta del terzo mandato consecutivo. Prosegue così la strategia di transizione dell’azienda verso le energie rinnovabili. In tal senso, il 19 febbraio 2021, Claudio Descalzi rende noto l'impegno di Eni finalizzato a raggiungere entro il 2050 la decarbonizzazione di tutti i prodotti e processi aziendali[11]. Il 12 aprile 2023 il Governo Meloni conferma Claudio Descalzi quale AD di Eni per il quarto mandato consecutivo.

Altri incarichi di Claudio Descalzi

Ulteriori cariche presenti o passate ricoperte da Claudio Descalzi:

  • Presidente di Assomineraria dal 2006 al 2014
  • Presidente di Eni UK dal 2010 al 2014
  • Membro del Global Board of Advisors del Council on Foreign Relations dal 2015
  • Consigliere di amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala dal 2015
  • Membro del Consiglio Generale e dell'Advisory Board di Confindustria dal 2016
  • Membro del National Petroleum Council nel 2016 e nel 2017
  • Visiting Fellow presso l'University of Oxford.

Riconoscimenti

  • Nel 2012, la Society of Petroleum Engineers (SPE) e l'American Institute of Mining Engineers (AIME) gli hanno conferito il Charles F. Rand Memorial Gold Medal
  • Nel 2014 è stato nominato Uomo dell'anno secondo la rivista Staffetta quotidiana - Rivista Italiana del Petrolio
  • Nel 2015 ha ricevuto il Corporate Social Responsibility Award dalla Foreign Policy Association
  • Nel 2016 l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata gli ha conferito una Laurea Honoris Causa in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
  • Nel 2022 gli è stato assegnato il Distinguished Business Leadership Award dall'Atlantic Council.

Note