Fabrizio Di Amato

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Fabrizio Di Amato
Fabrizio Di Amato
Luogo di nascitaRoma
Anno di nascita1963
AttivitàCEO
NazionalitàItaliana
SettoreIngegneria
Sito webhttps://www.groupmaire.com/media/filer_public/0e/dd/0eddd845-609e-43b4-be1d-b3681d12375a/cv_fabriziodiamato_ita.pdf
AziendaMaire S.p.A.
Maire Tecnimont Logo

Fabrizio Di Amato è un imprenditore italiano, fondatore e presidente di MAIRE. Ha guidato il gruppo in un processo di crescita globale, sviluppando tecnologie per l’energia e la chimica verde, posizionandolo tra i leader mondiali nell’ingegneria e nell’impiantistica industriale.

Biografia

Fabrizio Di Amato nasce a Roma il 19 ottobre del 1963.[1] Dopo la maturità, continua gli studi laureandosi in Scienze Politiche presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Lancia la Fondazione MAIRE, la cui missione è guidare l'ingegneria verso un futuro più umanistico partendo da un patrimonio storico di immenso valore, per rispondere alle vaste esigenze ambientali e sociali del nostro tempo e della rivoluzione digitale.[2]

Maire

Fabrizio Di Amato avvia la sua prima attività imprenditoriale a soli diciannove anni con tre dipendenti. Dal 1983 in poi, grazie ad una lunga serie di acquisizioni, permette alla piccola realtà si diventare protagonista di un forte processo di espansione, anche attraverso un processo di progressiva crescita interna. Nel 2004 la svolta con l’acquisizione di Fiat Engineering (dal Gruppo Fiat), attiva nei settori energia che porrà le basi per lo sviluppo di un gruppo d’ingegneria e infrastrutture civili di medie dimensioni, trasformandosi così in general contractor ed iniziando ad operare anche all’estero.[3]

Fabrizio Di Amato e la leadership in Maire Tecnimont

Nel 2005 Fabrizio Di Amato, con la conclusione di una seconda importante acquisizione quella di Tecnimont da Edison, crea ufficialmente il Gruppo Maire Tecnimont, con la quale espande le attività nel settore del petrolchimico e dell’ oil&gas, che si affermerà quale leader a livello internazionale grazie ad una rete già consolidata di società e filiali in tutto il mondo.[4] Dopo la quotazione in Borsa nel 2007, continua con le attività di M&A e nel 2008 fonda a Mumbai il secondo hub ingegneristico del Gruppo dopo Milano, un esempio di integrazione e complementarità nelle eccellenze tecniche di continenti diversi.

Tra il 2009 e il 2010 la crescita del Gruppo Maire Tecnimont prosegue con le acquisizioni di alcuni leader mondiali nell’engineering contractor di eccellenza nell’oil&gas, grazie alle quali arricchisce le proprie competenze tecnologiche. Nel 2011 stimola la riorganizzazione del Top Management e avvia un piano di riposizionamento aziendale insieme ad un programma di riduzione dell'indebitamento.

Nel 2013 inizia nuova fase di crescita optando per una strategia guidata dalla tecnologia nel campo della trasformazione degli idrocarburi e adottando gradualmente la produzione di energia rinnovabile e chimica verde. Nel 2018, con l'accelerazione green, porta la neonata società Nextchem ad essere il fulcro del Gruppo per la transizione energetica posizionandosi negli anni successivi tra i maggiori player mondiali di impiantistica industriale, attivi nei principali mercati energetici ed in grado di applicare un modello flessibile di business che offre competenze avanzate nella vendita di tecnologie nei servizi di ingegneria.[5]

Nel 2023 Fabrizio Di Amato lancia il rebranding del Gruppo con una nuova identità e un nuovo logo, Maire Tecnimont diventa MAIRE e conta su una forza lavoro complessiva di oltre 9.000 persone.[6] Oggi Fabrizio Di Amato è Presidente ed azionista di riferimento del Gruppo Maire, classificato tra i principali contractor di impiantistica e ingegneria Oil&Gas e petrolchimico su scala globale. Il Gruppo opera con 50 società in 45 paesi, è titolare di 1700 brevetti e, in termini di capacità installata, è tra i leader nelle tecnologie per la produzione di idrogeno, zolfo e gas.

Altri incarichi

  • Nel 2008, per promuovere l’idea di un organismo unitario di rappresentanza dell’ingegneria e del contracting, ha fondato Federprogetti - Federazione dell’impiantistica italiana, di cui è stato presidente fino a maggio 2015;
  • Presidente di Animp (Associazione nazionale di impiantistica industriale);
  • Membro del Consiglio Generale di Unindustria e di Assolombarda;
  • Membro del Consiglio Direttivo di Assonime.[7]

Onorificenze, Riconoscimenti e Premi

  • 2016, insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella;[8]
  • 2018, Laurea ad honorem in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano;
  • 2021, viene nominato Membro del Direttivo del Gruppo Regionale Centrale dei Cavalieri;
  • 2023, premio "Il Perugino artista e imprenditore” promosso da ANSPC, per il suo spirito imprenditoriale e la sua visione innovativa di lungo periodo, che ha portato il Gruppo made in Italy da lui fondato sulla vetta mondiali dell’Ingegneria.

Note